La Beccaccia Associazione gestisce e coordina Aziende Faunistico Venatorie nella provincia di Viterbo ed ha lo scopo di valorizzare l'attività venatoria in armonia con l'esigenza della tutela ambientale e della conservazione della fauna selvatica.

Al momento le Aziende gestite sono 4: AFV San salvatore, Fondaccio, Carbonara, Bucone. Le attività venatorie svolte sono molteplici e si differenziano nelle varie aziende in base al loro indirizzo faunistico ed agli ambienti più o meno predisposti alle differenti specie di selvaggina stanziale e migratoria.

La gestione delle aziende ha come obiettivo quello di creare un ambiente di qualità atto alla riproduzione della selvaggina stanziale ed alla sosta di quella migratoria, anche e soprattutto gli interventi agrari che sono finalizzati principalmente all'aumento dell'attività trofica attraverso la semina di colture a perdere, il mantenimento delle stoppie e degli incolti.

AZIENDA FAUNISTICO VENATORIA FONDACCIO

210 ettari di bosco in uno dei vecchi crateri spenti del complesso vulcanico vulsino che ha dato vita anche la lago di Bolsena, fa da anfiteatro ad una straordinaria popolazione di Colombacci che ogni anno migra e sverna nell'azienda. La numerosa presenza di edera, oltre alla ghianda, trattiene i Colombacci fino a febbraio inoltrato garantendo una caccia ricca di fascino e di lunga durata. Questa è una delle prerogative di questa AfV che vede anche nella popolazione di ungulati (Caprioli e Cinghiali) un suo punto di forza unito agli straordinari scorci che una riserva di caccia sulle coste di un lago può dare.

La caccia di selezione sempre in collaborazione con le altre 3 Aziende Faunistico Venatorie gestite (AFV San Salvatore, AFV Fondaccio, AFV Carbonara) in questo caso si arricchisce nel contesto paesaggistico e nella possibilità di cacciare maschi e femmine di capriolo nei rispettivi periodi preposti sia dalle numerose altane presenti sia alla cerca.

Uscendo dal bosco troviamo un territorio piacevolmente collinare tipico della tuscia intervallato con coltivazioni di grano all'erba medica, oliveti e vigneti: anche qui l'Associazione provvede a lasciare spazi di territorio incolti e con colture a perdere per l'ambientamento della selvaggina stanziale.  

Come in tutte le aziende gestite dall'Associazione l'obiettivo principale è quello di costituire una fauna selvatica permanente, radicata nell'ambiente, che possa garantire una riproduzione costante negli anni, garanzia di una caccia di qualità. Questo obiettivo è stato conseguito nel tempo con immissioni di fagiani di cattura nei mesi di febbraio e marzo e con il rispetto dell'abbattimento delle femmine nel periodo di caccia. Il ripopolamento integrativo, come da regolamento sulle Aziende Faunistiche Venatorie, con fagiani e starne di 110 giorni nei mesi di giugno e luglio ed agosto, viene effettuato con l'ausilio di voliere di ambientamento sparse nell'azienda.

Gli animali che vi sostano per brevi periodi vengono rilasciati in modo scalare garantendo il loro veloce adattamento con l'imprinting tipico di un animale selvatico. Vige il rispetto delle femmine di fagiano che possono essere abbattute in modo limitato nei primi tre mesi della stagione venatoria e cioè fino al 30 novembre. Dal 1° dicembre entra in vigore il divieto del loro abbattimento fino a fine stagione. Le femmine costituiscono parte essenziale del patrimonio faunistico di ogni riserva che ne deve tutelare la salvaguardia nel numero e nella buona salute della popolazione.