Addestrare nella Savana Biellese a "La Baraggia"
La Baraggia, riserva di caccia tra le più note del Nord Italia, prende il nome da una particolarità del suo territorio molto proficua per l’attività venatoria.
Baraggia è in fatti il nome di una tipica e spontanea prateria naturale della pianura biellese, che è molto presente nel territorio nella riserva. Una copertura vegetale permanente che si dissecca in inverno e rinvigorisce in primavera mantenendo il suolo adattissimo all’esercizio cinofilo.
E’ proprio questa “prerogativa vegetale” che permette al cacciatore cinofilo di insidiare la selvaggina mantenendo per il proprio cane un livello di difficoltà importante che è ciò di più utile per mantenere attive le doti del cinegetiche. Inoltre anche quando le temperature salgono è sempre possibile trovare l’acqua per i propri ausiliari, aspetto affatto secondario.
È poi importante sapere che i grandi spazi della riserva permettono di addestrare – ma più propriamente possiamo usare il termine “cacciare” – senza limiti e con la massima soddisfazione.
L’appassionato può scegliere a seconda dei propri gusti venatori varie tipologie di selvatico dal fagiano alla starna alla pernice rossa. E può farlo con lo sparo ma a anche senza sparo a seconda delle prerogative di addestramento.
Per coloro che scelgono di allenare non sparando alla selvaggina andando avanti nella stagione primaverile, la copertura vegetale de La Baraggia riserva interessanti sorprese, per la presenza di quaglie selvatiche in migrazione, che scelgono questo luogo per la loro sosta e sulle quali è naturalmente possibile un addestramento senza sparo.
La riserva è quindi un’ottima soluzione per tutti coloro che hanno cuore le performance del proprio cane.
Un bel motivo per trascorre alcune ore in serenità lontani dagli assilli quotidiani.
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