Dopo essersi confrontati telefonicamente con il gestore sulla fauna cacciabile nel periodo o sulla disponibilità comunque della stessa per esercitare lo sparo (cacca o addestramento che sia) è richiesto di: 

A) ancor prima di accedere al territorio di caccia recarsi recarsi agli uffici o generalmente alla casa di caccia ove viene registrato il porto d'armi  e  la polizza assicurativa per verificarne la validità che è assoggettata al pagamento di tutte le concessioni nazionali e regionali. 

La caccia nelle riserve è privata e non è assoggetata al pagamento al pagameto dell'ATC (salvo eventuali disposizioni locali), per cui pur non sostenendo i costi dell'Ambito tTerritoriale di Caccia nelle riserva di caccia è possibile cacciare.

A questo punto, generalmente a seguito del pagamento e con le formule di prezzo previste (con o senza accompagnatore) la riserva di caccia rilascia l'autorizzazione all'esercizio della caccia entro il territorio di sua competenza e per le specie ed il numero di selvatici indicati nell'autorizzazione. E' questa l'autorizzazione giornaliera la cui alternativa è l'acquisto di una quota annuale di capi da poter utilizzare generalmente dall'inizio alla fine della stagione venatoria.

Tali autorizzazioni permettono di cacciare nelle zone indicate dal gestore della riserva ed ha valenza nei confronti degli organi di Vigilanza Ufficiali, anche perché naturalmente vi troverete ad abbattere un numero di capi superiori a quanto consentito dal calendario venatorio.

Tale autorizzazione rilasciata dalla riserva di caccia vi deve accompagnare anche nel viaggio di ritorno verso l'abitazione, sempre a vostra tutela per il numero di specie cacciate. 

Nelle riserve di caccia si può esercitare la caccia dal lunedi alla domenica con esclusioni dei due giorni che la legge prevede di silenzio venatorio (martedi e venerdi); questo fatto salvo specifiche disposizioni locali.

Generalmente invece l'addestramento senza sparo dei cani da caccia può essere effettuato in tutti i giorni della settimana.